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sabato 20 dicembre 2008

PATTO PER IL CLIMA PADERNO DUGNANO


I PUNTI DEL PATTO PER IL CLIMA PER PADERNO DUGNANO

politica energetica: utilizzo energie rinnovabili, a partire dal sole; risparmio ed efficienza, ridurre al minimo gli sprechi intervenendo per prima cosa sugli edifici pubblici, sulle scuole, puntando all’informazione ai cittadini, sull’accesso agli incentivi e sulla preparazione dei tecnici

consumare meno e consumare meglio
puntando più alla qualità che alla quantità: informare i cittadini e i commercianti, incentivare gli esercizi commerciali alla distribuzione di prodotti di qualità e non inquinanti, del biologico e senza Ogm, prodotti di stagione, attenti agli imballaggi e a filiera corta.

conferma delle scelte urbanistiche fatte in questi anni: limitare il consumo delle aree libere, riqualificazione dell’esistente, lotta all’abusivismo, costruzione del Parco del Grugnotorto e del Parco del Seveso – favorendo agricoltura biologica e libera da Ogm ampliamento dei parchi Borghetto, Gadames, Spinelli, recupero aree dismesse puntando all’innovazione tecnologica, bonifica delle aree, verde, servizi e alloggi di edilizia residenziale pubblica e alloggi in affitto, incentivi al ricorso alla bioedilizia

mobilità: investire in sicurezza ma anche nel trasporto collettivo pubblico e privato: ammodernamento/interramento Ferrovie Nord, riqualificazione delle due linee tranviarie; potenziamento del trasporto misto, bicicletta + treno, valorizzazione delle vie pedonali e ciclabili con collegamenti comunali e intercomunali; pedonalizzazione degli accessi alle scuole.

rifiuti: portare la percentuale della raccolta differenziata dal 50%. al 70% -80%, percentuali raggiunte in tanti comuni, riducendo la quantità prodotta, recuperando, incentivando la raccolta differenziata ed il riciclo.

acqua = bene comune: mantenere l’acqua come bene pubblico, contrastare la disinformazione e scegliere comportamenti come, ad esempio, distribuire nelle mense scolastiche l’acqua proveniente del rubinetto

verde e contrasto ai processi di desertificazione:
piantumazione, rimboschimento, salvaguardando le biodiversità, delle aree acquisite in questi anni dall’Amministrazione Comunale e la loro messa a disposizione dei cittadini.

democrazia e processi di partecipazione:
bilancio partecipato, consulte, progettazione partecipata sono scelte valide che vanno estese ad altri settori e incentivate con ulteriori investimenti ed introduzione per il sistema informatico del Comune di software aperti e condivisi

giustizia e diritti:
distribuzione equa dei beni sociali e grande attenzione ai più deboli; anche per il futuro, continuare a destinare quote consistenti alla spesa sociale ed al diritto allo studio

nonviolenza: puntare alla formazione soprattutto delle nuove generazioni destinando più risorse a interventi culturali e progetti educativi che abbiano come tema la pace, la tolleranza, la mediazione.

cooperazione tra i popoli: continuare nell’impegno e più partecipi i cittadini perché la cultura della “cooperazione” divenga cultura cittadina, capace di accogliere e di donare dentro e fuori la comunità locale.

dare futuro ai giovani e costruire nuove opportunità di occupazione: riconversione ecologica dell’economia e investimenti nelle nuove tecnologie, nei saperi,nella ricerca; attuazione di politiche per il protagonismo e la partecipazione dei giovani, sostegno per l’uscita da casa: lavoro e alloggi.

Intendiamo continuare a lavorare per riuscire ad ampliare il consenso attorno a queste proposte, coinvolgere gruppi, associazioni e più persone possibile perché c’è bisogno di una vasta, ricca, influente area politica ecologista, pacifista, nonviolenta, autonoma e innovatrice, che porti a costruire un’alleanza in grado di contribuire, con l’azione locale, ad affrontare la grande sfida posta a tutta l’umanità e all’intero pianeta dal cambiamento climatico in corso, una sfida di fronte alla quale siamo tutti chiamati a dare il meglio di noi.
I VERDI DI PADERNO DUGNANO

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck