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mercoledì 31 marzo 2010

ELEZIONI REGIONALI: COMUNICATO STAMPA DAL NAZIONALE

VERSO UNA "ITALIA ECOLOGIA"
I Verdi dopo quattro anni di assenza dalle schede elettorali, l'ultima competizione fu quella delle politiche del 2006 dove presero il 2%, hanno ottenuto un risultato dell'1,1 % nelle regioni dove eravamo presenti con il sole che ride.
I Verdi hanno eletto consiglieri regionali in Toscana, Emilia Romagna, Marche e Lazio che si aggiungono a quelli già eletti dell'Abruzzo e i consiglieri del Trentino Alto Adige. In una fase di oscuramento mediatico e di non democrazia televisiva che ha condizionato l'esito elettorale il risultato dei Verdi è un segnale di incoraggiamento da non trascurare.
Siamo in una fase di costruzione di una proposta politica quella della costituente ecologista che va portata avanti con determinazione abbiamo iniziato questo percorso il 12 di ottobre scorso, e nell'immediato avvio del nostro cammino abbiamo trovato le elezioni regionali che possiamo dire di avere superato discretamente. Dobbiamo avere coraggio e fiducia nel nostro futuro.
Dobbiamo superare i Verdi e pensare alla nascita di una nuova forza ecologista sul modello di Europe Ecologie, una sorta di "Italia Ecologia". Una federazione di movimenti, associazioni, di cittadini e non un partito. I Verdi vanno superati per riunire tutte le migliori esperienze ed intelligenze oggi sparse nel paese per parlare a tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro del paese. Occorre ripartire dalle realtà locali e da forme di partecipazione aperte e inclusive per idare un senso alla politica.
Il vero vincitore delle elezioni regionali è il partito del non voto che per la prima volta nella storia della Repubblica è il primo partito di maggioranza assoluta. E' il segnale senza appello che la politica classica non rappresenta più i problemi del paese e dei cittadini. E' per questo che i Verdi in questo processo non possono non guardare al risultato delle liste Grillo e delle molte liste civiche che hanno una marcata caratterizzazione ambientalista. Dobbiamo costruire un progetto
di governo per il paese perchè abbiamo il dovere non solo di fermare le politiche distruttive di questo governo dalla privatizzazione dell'acqua al nucleare ma per costruire l'alternativa di governo. Ora inizia una nuova fase

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck