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venerdì 30 luglio 2010

Sospendiamo l'attività per qualche settimana. Il blog riprenderà a fine agosto. 
Buona estate a tutti. 

sabato 24 luglio 2010

Dov'è finita la bandiera della pace al Falcone e Borsellino?

Dopo la manifestazione della lega e PDL la bandiera della pace che sventolava al Centro Falcone e Borsellino è sparita.


Questa voglia irresistibile di cancellare tutti i simboli che la destra ritiene di sinistra è inconcepibile, ma la bandiera della pace per fortuna è patrimonio di molti al di là dgli schieramenti, ma la faziosità della destra è senza limiti e non si ferma davanti a nulla.

LA MAFIA SI NUTRE DI CEMENTO

ALCUNE CONSIDERAZIONI DI ELISABETTA PATELLI, PRESIDENTE DEI VERDI LOMBARDI
La mafia si è infiltrata nel tessuto sociale e punta agli appalti pubblici. La malavita si insinua soprattutto  nelle  imprese che  attraversano o hanno attraversato una fase di crisi economica  e  che si occupano di movimento terra, occultando in  terrapieni ( Tav) e fondamenta di grandi opere pubbliche(S.ANNA) i  rifiuti da scavo che dovrebbero invece essere smaltiti secondo precise norme e con relativi costi.Per i delinquenti sono 2 piccioni con una fava: niente costi di smaltimento e  risparmio di materiali edili nei cantieri.
Negli scavi si gettano eternit, idrocarburi, catrame, gasolio, bentonite. Sotto i cantieri ferroviari, sotto le strade, sotto gli ospedali, sotto le case e in alcuni casi sotto i parchi giochi.
Analoga storia per il  cemento “impoverito”:strade, ponti, viadotti, ferrovie, gallerie, case, centri commerciali e perfino scuole, ospedali e commissariati, tutti a rischio crollo perché tirati su con cemento di pessima qualità. Dopo le “bolle” false che accompagnano i rifiuti, ecco le ricette taroccate del calcestruzzo utilizzate per gli aeroporti di Palermo e Trapani, il porto turistico di Balestrate, il lungomare di Mazara del Vallo, l’ormai famoso Ospedale di Agrigento ,la piattaforma di emergenza dell’ospedale di Caltanissetta , l’autostrada Palermo-Messina: le scuole di Locri e di Tropea ; la  ferrovia Catanzaro-Lamezia; nel vicentino i lotti 9 e 14 dell’autostrada A31 Valdastico e per i lavori sull’autostrada A3 e via dicendo.
La Perego era presente nei cantieri milanesi di   City Life, di un nuovo centro industriale in Orsenigo, nel Quartiere Mazzini, dell’area ex Ansaldo. Inoltre concorreva per gli appalti del nuovo edificio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano,del deposito automobilistico Atm e della Polizia Municipale di Milano. Insomma, praticamente in tutti i maggiori appalti della Regione è stata presente  la ditta lecchese, ma non si tratta certamente solo della Perego: alcuni settori dell'edilizia , ma anche dei servizi,sono  talmente intrisi dall'infiltrazione mafiosa da non poter distinguere le parti sane da quelle compromesse. In particolare nel settore del movimento terra molte cose sono sfuggite di mano e anche imprese oneste  finiscono  a volte inavvertitamente per cadere nella spirale delle mafie e del riciclaggio.
Appalti pubblici truccati, scavi illegali nei fiumi , nelle campagne e nei cantieri delle grandi opere, bonifiche fasulle, catrame all’eternit e ,al capolinea della filiera illegale, un ulteriore fonte di guadagni illeciti: sopra  le discariche  al veleno il business delle villette e delle palazzine abusive, con le quali si perde ogni traccia degli interramenti e quindi ogni speranza di bonificarla dai rifiuti.
E non sono pochi i cittadini che ancora oggi continuano a vivere in quegli appartamenti ignari della presenza dei veleni seppelliti sotto i loro piedi. Il problema resta a loro: a chi  che ha comprato casa nel  maxi progetto residenziale di Buccinasco Più o nella  «città ideale» di S.Giulia  a Milano dove  i rendering mostravano quartieri ordinati e verdi, vie dello shopping stile Montenapoleone, macchine inghiottite in strade sotterranee. Di quella citta’ ideale e’ rimasto ben poco , soprattutto un terreno mai bonificato sotto i piedi.
Un tale avvelenamento non puo’ non avere un impatto devastante sulla salute pubblica, sia pure diluito nel tempo .! Noi siamo cio’ che respiriamo, beviamo e mangiamo.
Di fronte a tutto ciò anche l’ecologista più incallito  resta senza parole , non per paura  ma per scoramento e senso di impotenza. La mafia affonda le radici nelle maglie di una politica a tratti compiacente che predispone  tra i suoi piatti forti il piu’ succulento: un territorio da manipolare  e sfruttare. La mafia ,dal sud al Nord ,si consolida e lievita sui  crimini ambientali Quanto in fondo dobbiamo arrivare prima che  si capisca che la centralità della questione ambientale nella politica non è un vezzo o una prospettiva retrò , ma uno dei pochi veri strumenti affinchè una Perego connection diventi l’eccezione? Quanto alta e diffusa deve esser l’incidenza dei tumori per capire  che bisogna cambiare rotta? Come se non toccassimo già con mano, ciascuno di noi nel proprio cerchio familiare e amicale, sempre più spesso, “ la malattia ”!
In questa epoca di rendering ingannevoli, grandi opere ed expo,  le forze dell’ordine e la magistratura   hanno da combattere un nemico colossale , ma e’ la politica che deve  giocare un ruolo chiave. La politica che deve serrare le maglie istituzionali per sradicare la malavita . La politica in nome della legalita’ , delle tutela del territorio e della salute dei cittadini deve ristabilire  le regole e perseguire il pugno di ferro sull’osservanza delle norme  ambientali e di sicurezza.
Anche a livello locale le  Amministrazioni devono diventare parte attiva  di questo patto istituzionale, anzitutto garantendo uno screening trasparente delle opere pubbliche eseguite ed in fieri per  individuare altri eventuali  siti a rischio di contaminazione ed altre infiltrazioni sospette, inserendo  poi nell’iter delle opere  pubbliche requisiti  antimafia  più stringenti e capillari  anche sui subappalti per opere inferiori ai 150.000 euro. Effettuando approfondimenti seri sulle offerte troppo al ribasso  ed esercitando controlli severissimi su tutti i cantieri .Nell’attesa , speriamo, che l’ambientalismo diventi davvero una priorita’ culturale e politica.

martedì 20 luglio 2010

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO LOCALE PER IL REFERENDUM "ACQUA BENE COMUNE"



Lunedì 19 luglio sono stati consegnati alla Cassazione gli scatoloni coi moduli sottoscritti da 1.401.492 firmatari dei tre referendum per l’acqua bene comune. Nella storia italiana, mai ci sono state così tante firme raccolte per un referendum. Un record senza precedenti raggiunto in poco tempo e in un clima di partecipazione popolare nonostante le scarse possibilità economiche dei Comitati e il silenzio dei mezzi d’informazione.

Questi firmatari chiedono alla Corte Costituzionale che il popolo possa pronunciarsi, tramite referendum abrogativo, sul tema della privatizzazione della gestione del servizio idrico.

Mercoledì 7 luglio il Comitato di Paderno Dugnano ha consegnato al Comitato provinciale le ultime firme certificate.

Il totale delle firme consegnate sono state 1.787 (di cui 1.707 di residenti di Paderno Dugnano e 80 di altri Comuni).

Dalla sede provinciale sono state richieste al nostro Ufficio Elettorale Comunale altre certificazioni di nostri concittadini, che hanno firmato presso tavoli di Milano e provincia, quantificati per oltre 300. Si può ipotizzare quindi che più di 2.000 cittadini di Paderno Dugnano hanno firmato.

Oggi, giovedì 22 luglio, il Comitato di Paderno Dugnano, presso il Municipio, ha protocollato al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e ai Capigruppo, una lettera invito al sostegno dell'acqua pubblica  sul modello dell'Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Milano (pdf in allegato).






Il Comitato Acqua bene comune
di Paderno Dugnano

lunedì 19 luglio 2010

CAMPAGNA FIRME PER IL REFERENDUM ACQUA BENE COMUNE: IN LOMBARDIA 230 mila FIRME

In Lombardia sono state raccolte 230 mila firme, di queste ben 215 mila sono state certificate e quindi spedite a Roma, pari al 93% delle firme raccolte.

Questi numeri sono il risultato del lavoro capillare e instancabile dei Comitati, prima nell'organizzazione dei banchetti, poi nella certificazione dei moduli.
 

Un esito che fa dire dalla Lombardia (così come da tutta Italia, dove sono stete raccolte in totale più di 1 milione di firme) un chiaro no alla privatizzazione dell'acqua!

SEGNALIAMO INTERESSANTE INIZIATIVA.

L'iniziativa che segnaliamo è organizzata da una Rete recentemente costituitasi (Rete per la giustizia socaile e ambientale RIGAS) di cui fanno parte numerose associazioni e comitati nazionali, tra cui il Forum sull'acqua, A Sud, Pax Christi, la rivista Carta, Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo, No dal Molin, Presidio pemanente contro la discarica di Chiaiano, ... e molte altre.
Ci sembra un'interessante occasione e se qualcuno, andando in vacanza verso il Sud, passasse da quelle parti, crediamo vada la pena farci un giro. 


 PROGRAMMA
CAMPEGGIO di AUTOFORMAZIONE

L'AQUILA
30-31 luglio – 1 agosto

VENERDì 30 luglio


POMERIGGIO

h. 16.00 – 18.00
Accoglienza “Lo stato delle cose”

SERA
h. 19.00 – 21.00
Iniziativa pubblica introduttiva [piazza duomo]

DA POMIGLIANO A CANCUN PASSANDO PER L’AQUILA

h. 21.30
RASSEGNA “CENAJAZZ” [casematte]
Marco Acquarelli Quartet


SABATO 31 luglio



6 WORKSHOP:

ORARI
h. 10.00 – 13.00


Workshop 1: “Dallo sviluppo sostenibile alla green economy”

Workshop 2: “Debito ecologico, giustizia ambientale e climatica”

Workshop 3: “ Le lotte per l’acqua e per la sovranità alimentare”

ORARI
h. 14.30 – 17.30


Workshop 4: “I conflitti ambientali e le nuove soggettività”

Workshop 5: “le politiche energetiche in Italia”

Workshop 6: “da Pomigliano a Cancun: Economia, crisi e diritti sociali”


ORARI
h. 19.00 – 21.00

PLENARIA: VERSO CANCUN

h. 22.00

Proiezione video e testimonianze: COPENAGHEN / CANCUN / COCHABAMBA

h. 23.00

NOTTE BIANCA: riprendiamoci la città


DOMENICA 1 agosto


MINGA
Lavoro comunitario autocostruzione per il progetto EVA di Pescomaggiore (www.eva.pescomaggiore.org )

Ore 21 CaseMatte
Cena sociale e a seguire proiezione di “Residuo Fisso”: documentario sull’incredibile vicenda dei veleni di Bussi e dell’acqua inquinata che per anni è stata immessa nella rete idrica.
A seguire incontro con la regista Mirta Morrone



venerdì 16 luglio 2010

SEGNALIAMO

Resoconto della seduta del Consiglio Comunale del 15 luglio (ieri) su Blog La Scommessa

LA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE E UN APPELLO

Questa sera la seduta del Consiglio Comunale è stata affollata. Non trascriveremo qui la cronoca della seduta; la potete trovare registrata sul sito del Comune. Certo ci sono state provocazioni che potevano essere evitate e, a nostro giudizio, troppo si è fatto riferimento alle persone e poco ai fatti che tutti ci toccano in quanto cittadini Padernesi.
Oggi non riteniamo utile e adeguato fare illazioni o porre giudizi particolari; il giudizio particolare deve essere sospeso e le valutazioni lasciate agli inquirenti. E' necessario si faccia un passo indietro e ci si fermi a ragionare, a mettere in ordine i tasselli che sono stati messi fuori posto. Così non va. No.
Rammarica non si sia giunti a votare un ordine del giorno condiviso sulla vicenda legata al Centro Falcone Borsellino, perchè crediamo vada dato un segnale unitario e compatto di fronte ad episodi di tale genere. Ciò che è accaduto è che il Consigliere Anelli ha ritenuto di non dover ritirare il proprio odg perchè insoddisfatto del testo unitario discusso con i capigruppo, non consentendone la votazione.
Ma non conosciamo il punto su cui ci si è bloccati e non vogliamo trarre conclusioni affrettate. Certo è che lo sforzo per meglio comprendersi e incontrarsi  poteva essere fatto: mediazione non sempre vuol dire "compromesso".
Ci eravamo anche augurati che l'iniziativa proposta dalla Lega della fiaccolata potesse essere un momento in cui poter esprimere unità, solidarietà e fronte comune contro tutte le mafie, maiI volantini distribuiti questa sera in aula lasciano però perplessi e fanno sorgere qualche dubbio... il tono e l'incitazione a "meno padrini.. più padani" fa scorgere la solita demagogia, la strumentalizzazione , cosa che poco ha a che fare con quanto ci si augurava... Se l'obiettivo è "serriamo i ranghi e forza camice verdi tutti in ronda", non possiamo che dissociarci.
Diverso sarebbe se il Sindaco e la Giunta decidessero di fare di quella manifestazione un'occasione istituzionale, partecipando con il gonfalone della nostra città.
Allora non sarebbe più la chiamata alle armi dei padani, ma ciò che invece crediamo tutti i cittadini di Paderno Dugnano si stanno aspettando. Non ci interessa la fiaccolata di partito,  ma una città che si muove compatta insieme alle sue istituzioni e dichiara il proprio no a tutte le mafie.
Aspettiamo dichiarazioni e atti concreti dal Sindaco e dalla sua Giunta.

giovedì 15 luglio 2010

DOMANI SERA LA LEGA IN FIACCOLATA VERSO IL FALCONE BORSELLINO

Cosa accade a Paderno Dugnano? Dopo la pesante e significativa assenza delle autorità istituzionali (Sindaco e Giunta) ieri sera al presidio, leggiamo sul quotidiano gratuito "LEGGO"  che domani sera ci sarà a Paderno Dugnano, con partenza dal Municipio, una fiaccolata verso il Centro Falcone Borsellino organizzata dal partito della Lega. Un colpo di coda? Un modo per dimostrare la propria contrarietà alla decisione del Sindaco di sospendere le attività del centro sociale coinvolto, suo malgrado, nella vicenda bliz arresti n'drangheta dello scorso 13 luglio?
Dalle notizie dei giorni scorsi, tra i primi ad esprimere compiacimento per l'operazione e plauso alle forze dell'ordine, c'erano i partiti del centro sinistra e la Lega. Dalla Pdl, silenzio. Il Sindaco Moratti solo ieri si è sbilanciata a dire qualcosa.. ma come spiegare il riferimento ad EXPO e l'imbarazzante presenza del nome di una sua dirigente (tra le nomine contestate a suo tempo) Carmela Madaffari nelle intercettazioni dei boss arrestati?. Dall'enclave Formigoniana.. silenzio.. ma come spiegare i voti convogliati da Pino Neri (uno degli arrestati) su Abelli, braccio operativo di Formigoni nella Sanità, e l'arresto del Direttore dell'ASl di Pavia Antonio Chiriaco?  Leggiamo dalle notizie pubblicate in questi giorni sul web (fonte www.ilsalvagente.it): "Secondo le indagini, il direttore sanitario finito in cella, era anche l'uomo giusto per avvicinare il mondo della politica. In una intercettazione telefonica del 30 dicembre scorso, Chiriaco cita l'attuale consigliere regionale Giancarlo Abelli, come un loro uomo su cui fare convogliare i voti dei clan. ".... lui deve fare l'assessore alle infrastrutture... lui ha testa ... ma nei prossimi cinque anni c'è l'Expo 2015... ma sai cosa c'è da fare nei prossimi cinque anni... proprio a livello di infrastrutture in Lombardia?"

Viene spontaneo pensare alla scelta adottata dall'amministrazione provinciale di Podestà, e dichiarata fermamente ieri nella Commissione Trasporti, in relazione ai lavori di riqulificazione della Rho-Monza: perchè fissarsi su "quel" progetto e non altri? Perchè associarlo continuamente alla priorità "EXPO"..? Si tratta di un'importante opera infrastrutturale... qualche pensiero viene. Sono numerosi gli implicati targati Pdl nella vicenda blitz. Le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle istituzioni in Lombardia è ormai prova certa.
In un passaggio su Repubblica, Piero Colaprico traccia il quadro delle relazioni strutturali con la classe dirigente lombarda. «Emergono, pagina dopo pagina, le opacità di vari politici. Come Antonio Oliviero, che stava a sinistra (Udeur) e passò al sostegno di Guido Podestà.... Come l'ex assessore regionale all'ambiente Massimo Ponzoni. L'ordinanza del gip parla di politici come “parte del capitale sociale dell'organizzazione criminale”».

Domani sera, quindi, fiaccolata della locale sezione della LEGA. "Su la testa! Somaro lombardo!" Vien proprio da dire. E se sarà una fiaccolata in solidarietà e contro tutte le mafie, senza bandiere di partito... ci saremo sicuramente. Coraggio.
Questa sera ci sarà la presentazione di un Ordine del Giorno urgente al Consiglio Comunale proposto dal Capogruppo PRC/PdCI sulla vicenda "Centro Falcone-Borsellino". 
E' sempre importante partecipare, ma, data la rilevanza della questione, invitiamo caldamente tutti oggi a presenziare alla seduta. E' importante che la Comunità padernese tutta si ritrovi attorno a questa vicenda nella casa comune che è il Palazzo Municipale, per dimostrare la propria solidarietà e dare testimonianza per un NO secco a TUTTE le mafie, qui e altrove, sempre. Di seguito il testo.


ORDINE DEL GIORNO URGENTE
contro la chiusura del Centro Sociale Falcone & Borsellino

Il Consiglio Comunale di Paderno Dugnano, preso atto delle notizie comparse sulla stampa, apprezza la meritevole azione della Magistratura in congiunzione con le Forze dell'Ordine, che ha scoperto, grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, quanto sia attiva la presenza mafiosa nell'area milanese, questo nostante la sottovalutazione del Prefetto e del Sindaco di Milano.
Questa presenza si è fatta ora, sempre più evidente, aggressiva e strafottente al punto da usare un centro sociale benemerito come il Falcone & Borsellino per le riunioni dei capocosca.
Esprime grande preoccupazione per il grave rischio di infiltrazioni mafiose nel nostro territorio e nelle istituzioni pubbliche e che, contando su connivenze politiche a diversi livelli, ci sia il rischio di un'attribuzione illegale e forzata dei numerosi investimenti pubblici legati ai finanziamenti ed ai lavori dell'EXPO 2015.

Preso atto, inoltre del comunicato stampa del Sindaco, in data 13 luglio 2010, che sospende le attività del Centro di Aggregazione Sociale Falcone & Borsellino,
Esprime, inoltre un ferreo disappunto e grande preplessità per una tal inutile e sconcertante iniziativa, che va a punire il luogo e non il fatto, in periodo molto critico come quello estivo, togliendo così, a molti cittadini la possibilità di trovare sfogo, distrazione, refrigerio e partecipazioone democratica.
Considerato che il Centro Sociale, da quando è stato inaugurato nel 2008, ha avuto una sempre maggiore crescita partecipativa, sia per motivi sociali, culturali che conviviali, dimostrando così che gli investimenti utili e trasparenti, orientati al servizio pubblico, vengano apprezzati dalla cittadinanza con straordinario gradimento e consenso. E che fu proprio per sottolineare questi alti valori etici e democratici, in contrapposizione alle mafie, che la precedente Amministrazione volle intitolare il Centro ai due grandi EROI antimafia.
Invita il Sindaco a svolgere il suo compito di controllo e verifica dell'aggiudicazione delle gare pubbliche per evitare qualsiasi ingerenza mafiosa, anche in situazioni di subappalto, impegnandosi a comunicare al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza le iniziative atte a contrastare qualsiasi fenomeno mafioso.
Chiede, con decorrenza immediata, il ritiro della decisione di chiudere il Centro Sociale Falcone e Borsellino e renderlo disponibile al tradizionale uso della cittadinanza, includendo l'agibilità democratica anche alle forze politiche e all'associazionismo, gravemente negata dall'Amministrazione in carica.
Il Capogruppo del PRC/PdCI
Mauro Anelli

mercoledì 14 luglio 2010

PRESIDIO NO A TUTTE LE MAFIE AL FALCONE BORSELLINO

Sindaco e Amministratori Lega e Pdl assenti.
leggi dal blog "la Scommessa"

NO ALLE MAFIE: IN 200 DAVANTI AL CENTRO FALCONE E BORSELLINO

QUESTIONE RHO-MONZA:IL NO DELLA PROVINCIA ALL'INTERRAMENTO



Si è nuovamente riunita oggi, 14 luglio 2010, la Commissione “Mobilità e Trasporti” della Provincia di Milano per discutere nuovamente del progetto di riqualificazione della S.P. 46 Rho-Monza. L'appuntamento avveniva dopo il sopralluogo dei membri della commissione avvenuto ormai quasi due mesi fa. 
La giunta Podestà non ha arretrato di un passo sulla decisione che era stata già presa, dimostrando arroganza e ottusità, nonchè uno spiccato egoismo (i miei affari, expo in testa, opere e soldi, e non il bene comune)..
Non si creda che lor signori non abbiano letto gli atti o non abbiano capito bene il problema e cosa si chiede... Si dice che il progetto di interramento non è fattibile, e si continua ad usare informazioni e dati a proprio tornaconto, forse pensando d'avere di fronte degli stupidi, disinformati o ignoranti. La questione qui a Paderno la si è studiata bene, il Comitato e le Associazioni, il Centro Pediatrico hanno al loro interno persone, tecnici preparati che non si possono menare per il naso... ecco. L'arroganza e il non rispetto si vedono già da qui, ma ancor più nell'atteggiamento di quel signore che si chiama De Nicola (l'Assessore Pdl alla partita) che si permette di descrivere la città di Paderno come molto più brutta di Capri e quindi non meritevole di interventi di salvaguardia onerosi... Il fattore salute e qualità della vita è stato declassato a fattore estetico, come se la questione interramento fosse solo un fatto estetico! Al di là dell'offesa, che ancor più pesa in questi giorni dove la nostra città è additata sugli organi di stampa senza difesa alcuna da parte dei nostri rappresenta nti istituzionali (Sindaco e Giunta), la decisione del NO ALL'NTERRAMENTO  è un atto irresponsabile che non tiene conto dei cittadini nè del peso che già altre infrastrutture impattanti hanno sulla nostra città. La "razza predona" eccola qua! Saccheggiatori di territorio e di vite che escono allo scoperto e pensano di poterlo fare tranquillamente perchè sono al  potere! Nulla neanche della proposta del Sindaco di Paderno che suggeriva di avviare subito l’opera stralciando la parte centrale. 
Cosa faranno l'Assessore Bogani (Lega) e il Sindaco Alparone (Pdl) visto che il loro esponenti di partito provinciali hanno  deciso di bocciare la proposta delle forze di opposizione in Commissione, di portare la discussione sull’interramento in Consiglio provinciale ? Avranno la forza e il coraggio di mettersi di traverso per dire un NO secco all'opera che De Nicola vuole a tutti i costi? Saranno concretamente  a fianco dei cittadini? 
Non finisce qui. Questo è certo.

QUESTA SERA PRESIDIO PER DIRE NO A TUTTE LE MAFIE

in relazione ai fatti accaduti e a quanto appreso in merito alle attivita' criminose della 'ndrangheta presenti sul nostro territorio

in risposta all'ignobile beffa giocata dai malavitosi che, scegliendo il centro sociale padernese come luogo di riunione hanno esplicitamente voluto fare un affronto a chi ha dato la vita nella lotta contro le mafie e a chi ancora si batte su questo fronte 

oggi 14 luglio alle 21:00
PRESIDIO
davanti al Falcone Borsellino
troviamoci tutti; istituzioni, partiti, semplici cittadini, troviamoci per riprenderci il nostro territorio, troviamoci per dire

NO A TUTTE LE MAFIE

martedì 6 luglio 2010

Contro la bisca universale
di Francesco Ciafaloni   
Le cose, materialmente, economicamente, non vanno bene; né in Italia, né in Europa, né nel mondo. La scarsità di risorse materiali e ambientali sta smettendo di essere una discussa previsione per trasformarsi in una tragica realtà, sotto gli occhi di tutti. Il nostro futuro economico sembra particolarmente precario, pericoloso. Ma prima della crisi economica, che alcuni aspettano da più di un decennio, altri cercano di non vedere, c’è la crisi, il degrado culturale, che precede il degrado materiale, in una qualche misura lo ha causato; che in ogni caso ci impedisce di guardare in faccia il presente e di immaginare un futuro. LEGGI TUTTO...

lunedì 5 luglio 2010

Nella discarica Abruzzo

Storia grottesca e disperata quella recente dell’Abruzzo, da regione miracolosamente incontaminata, quasi orgogliosa delle proprie misconosciute ricchezze, a improvviso bersaglio di ogni male italiano. Scoperta dal mondo in seguito ai cataclismi terremoto e Bertolaso, è poi rimbalzata sulle pagine di cronaca a più riprese, per ragioni sempre sgradevoli: trivellazioni barbare che minacciano le coste e l’entroterra, elettrodotti destinati ad attraversare le sue valli, fauna e flora di aree protette messi in pericolo dall’incuria umana. Alle brutture si è aggiunto da tempo un orrore che la “regione verde d’Europa” non aveva messo in conto, quello di diventare una pattumiera fuori controllo. Nello scorso settembre cittadini organizzati in comitati spontanei hanno raccolto migliaia di firme per dire no, tramite petizione indirizzata alle amministrazioni locali, ad una nuova discarica, progettata nel comune di Gioia dei Marsi, sul confine col territorio di Pescina. Una struttura considerata necessaria per lo smaltimento di rifiuti non pericolosi del comprensorio Marsica est, leggi tutto...

venerdì 2 luglio 2010

RHO-MONZA: IL SINDACO E IL VICESINDACO DIFENDANO VERAMENTE I CITTADINI DI PADERNO DUGNANO!


Siamo all'inizio dell'estate e la questione Rho-Monza è ancora un incubo
Ormai da parecchi mesi i cittadini di Paderno Dugnano stanno portando avanti le loro battaglie con manifestazioni pubbliche ed esternazioni per affermare la loro contrarietà a quello scempio che l'Amministrazione Provinciale ha messo a punto con una delibera per la nostra città: un ponte alto 80 metri e un'autostrada a 14 corsie! Certo Paderno non ha bisogno di queste infrastrutture, e sembra che anche Sindaco e Giunta locali siano d'accordo con questi cittadini; ma cosa stanno concretamente facendo?
Il Vicesindaco ha dichiarato, su una pubblicazione del suo partito*, che “non si piegherà alla volontà degli enti superiori...e non certo attraverso chiacchere o con scampagnate sulle collinette...”riferendosi ai cittadini e al Comitato che difende l'interramento dell'opera dando un giudizio di inadeguatezza alle loro iniziative.
Il Vicesindaco si dimentica che il Comitato dei cittadini ha presentato il progetto alternativo al ponte e alle 14 corsie e lo stesso Vicesindaco e Sindaco hanno fatto proprio: anche questo è considerato dal nostro rappresentante politico una perdita di tempo!(sembra che abbia le idee un po' confuse)
Abbiamo visto il Vicesindaco insieme al Sindaco alla presentazione del progetto d'interramento alla commissione trasporti (?) della Provincia ed applaudire la proposta, come mai ora gli stessi estensori del progetto (il Comitato) sono considerati dei perditempo e sollazzatori?
Sarà concretizzato il ricorso al TAR dichiarato dall'Assessore Bogani in una recente assemblea pubblica? Sindaco e Giunta confermeranno la sua dichiarazione con un atto concreto a difesa dei propri cittadini?
Ci sono stati altri Sindaci di altri Comuni a noi limitrofi, anch'essi di centro-destra, che si sono uniti ai propri cittadini nelle manifestazioni in strada, fianco a fianco, raggiungendo gli obiettivi che insieme si erano dati. Perchè il nostro primo cittadino non è mai al fianco dei suoi cittadini? Perchè lascia il compito di una tale dichiarazione pubblica al suo Vice?
Noi ci auguriamo che ciò che è stato dichiarato venga realizzato.
La solidarietà si manifesta anche stando accanto ai propri concittadini... Certo, l'esperienza ci dice che forse il nostro Sindaco sta accanto solo ad alcuni cittadini e non ad altri, come è successo per la serata alla Lares con i lavoratori in cassa integrazione insieme ai lavoratori-cantanti della Scala: in questa occasione era evidente l'assenza sia del Sindaco, del Vicesindaco e dell'Assessore alla Cultura, a parole così sensibili e attenti alle tematiche del lavoro...

vedremo..

*la citazione è tratta da: BUONA PADANIA sez. Lega Nord di Paderno Dugnano

giovedì 1 luglio 2010

SIAMO TUTTI POMIGLIANO

  
"Siamo tutti Pomigliano" non e’ solo uno slogan: ovunque ormai, a scuola, in fabbrica, in ufficio, e’ diffuso un sentimento di insicurezza, la percezione che basta un niente, una delocalizzazione, una ristrutturazione, una dichiarazione di stato di crisi perché da un giorno all'altro un lavoro a tempo indeterminato- una volta considerato poco stimolante  ma certamente sicuro- si trasformi in lavoro precario....
... Così, in un contesto storico-politico di generale instabilita’ e di estrema  frammentazione sociale, a Pomigliano si sperimenta tutto il deficit morale,culturale e  gestionale di cui  imprenditoria e governo italiani sono  capaci, sotto la sguardo di un sindacato- per fortuna non tutto- compresso tra l’ imbarazzo di una proposta indecente e il fantasma della propria estinzione definitiva. Credo sia del tutto evidente  che il diritto allo sciopero negato, le ottanta ore di straordinario annue «senza preventivo accordo sindacale», un ciclo del lavoro a 18 turni (con l'ultimo turno che finisce alle 6 della mattina di domenica), 10 minuti in meno di pausa nell'arco di una giornata, pausa mensa a fine turno che rischia di essere riempita da lavoro straordinario siano i cardini di un accordo - firmato da Fiat e sindacati Fim, Uilm e Fismic - tra un padrone che tiene il coltello dalla parte del manico e un lavoratore sotto ricatto.
Pomigliano rappresenta una applicazione pratica di quella  politica che  negli ultimi anni  ha progressivamente  operato la soppressione dei diritti costituzionali e umani  e  cancellato le   gloriose battaglie che li avevano affermati. Cultura e politica che hanno ridotto  un intero corpo sociale  in stato di sudditanza: le donne non decidono piu’ del loro corpo, i lavoratori sono  schiavi , le leggi ad personam, la magistratura delegittimata, la scuola e la ricerca cestinate , l’informazione imbavagliata, l’ambiente annientato o svenduto. Una classe  dirigente venata da corruzione morale e materiale che  ripropone modelli socio-economici-culturali  vecchi di secoli trascinando il paese in un vicolo cieco.
In questo clima da “Mondo nuovo”  huxleyano  Pomigliano una piccola lezione ce la da’: gli operai lazzaroni ,turco-napoletani, assenteisti e furbacchioni , da mesi col salario falcidiato dalla Cassa integrazione, chiamati a decidere contro se’ stessi in un'area geografica afflitta da povertà endemica e camorra, hanno detto  “ni”.
Difficile dire cosa avremo fatto noi al posto loro.
Chissa’ questo punto se sara’ il  falso liberal Marchionne a trovare il capro espiatorio su cui far ricadere responsabilita’ sue , di Fiat e del Governo per richiudere Pomigliano (e non solo).Pomigliano non e' solo tenneo di capestio dei diritti, ma  anche campio di miopia/malafede industriale.
Il destino delle produzioni in crisi , tra i quali l'automobile occupa il secondo posto dopo gli armamenti, e’ segnato se non  si ragiona su una prospettiva di riconversione produttiva green ,che non si attua schiavizzando la mano d’opera o trasferendo la Panda a Pomigliano,ne’ tantomeno la si puo’ operare dall’oggi al domani.
Nel caso specifico potrebbe essere  messo a punto un piano europeo di riconversione delle industria   dell'auto, che accompagni la sua transizione verso il sistema della nuova mobilità urbana. Un piano completo di  ammortizzatori sociali e formazione dei lavoratori del settore, che promuova l’integrazione con i  produttori di componenti/ sistemi per la nuova mobilità e con i  centri di ricerca .Un piano che indirizzi commesse straordinarie delle amministrazioni e delle aziende pubbliche per lo sviluppo di sistemi di mobilita alternativa
In generale i settori in cui progettare, creare opportunità e investire non mancano: dalle fonti di energia rinnovabili all'efficienza energetica, dalla mobilità sostenibile all'agricoltura a chimica e chilometri zero, dal riassetto del territorio all'edilizia ecologica. Tutti settori che hanno un futuro.
Illusorio oggi pensare che la  riconversione green arrivi dall’alto, piu’ probabile  e’ la sua costruzione dal basso: fabbrica per fabbrica, comitato per comitato , citta’ per citta’, coinvolgendo le  forze sane, le risorse intellettuali, i comitati ambientalisti , i cassintegrati e i giovani senza lavoror, i gruppi di economia solidale etc etc del territorio  oltre ai  governi locali per presentare una proposta locale  avanzata , in grado di stanare governo e imprenditoria.
E le risorse? Io credo che una parte del mondo imprenditoriale, piu’ slegato dalla politica e  dai grossi poteri sappia cogliere le opportunita’ di un modo di produrre sostenibile. Per quel che riguarda  il governo centrale si potrebbe cominciare ad investire su ricerca e rinnovabili e progetti di riconversione green, anziche’ gettare denaro pubblico nelle rottamazioni ,nei ponti di Messina , nel nucleare , negli expo e  nelle penali Ue per tutte le violazioni ambientali ,riportandoci all'età della pietra e riempiendoci di veleni.

Elisabetta Patelli
Presidente dei Verdi della Lombardia

dal comitato per l'interramento della rho monza

RHO MONZA... ECCO! 
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1 LUGLIO 2010: la democrazia e la libertà nelle piazze

Contro il ddl intercettazioni, la Federazione della stampa oggi chiama alla piazza partiti, sindacati e cittadini. Una protesta «incessante» che il 9 luglio culminerà con lo sciopero nazionale   La ...leggi tutto






"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck