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sabato 21 maggio 2011

INDIGNATE - INDIGNATI : A PADERNO DUGNANO SIAMO SEMPRE AVANTI...

Ricordate la grandiosa manifestazione del 13 febbraio 2011 "SE NON ORA, QUANDO?" Eravamo tutti con la sciarpa bianca ad affermare la dignità delle donne e di questa povera nostra Nazione.
Da Paderno Dugnano partimmo con uno striscione con scritto a chiare lettere che ci sentivamo INDIGNATE e INDIGNATI per come una certa mentalità, e certi comportamenti che ne derivano, stanno inquinando (superando la soglia della decenza) la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione...
Discutemmo molto, come spesso accade, di cosa ci dovesse essere scritto su quello striscione e ci trovammo d'accordo attorno al termine INDIGNAZIONE, perché quello era il sentimento profondo che ciascuno di noi sentiva.
 "Indignazione" è anche il titolo di un libro di Philip Roth, il quale dice  che è fondamentale lottare e indignarsi in nome della libertà "che è un valore irrinunciabile".
"INDIGNATEVI" è invece l'esortazione lanciata da un 93enne che si chiama Stéphane Hessel. E' un francese che partecipò alla resistenza durante la seconda guerra mondiale ed è stato subito dopo uno dei redattori della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Nei mesi scorsi ha preso carta e penna e ha scritto un libretto di 32 pagine dal titolo «Indignez-vous!». "Iindignatevi"! Abbiate la forza di arrabbiarvi...
In questi giorni in Spagna, sedicimila 'indignati' (Los indignatos) hanno raccolto il suo appello e sono scesi in piazza a Madrid, alla Puerta del Sol, per protestare contro le politiche del governo, sfidando il divieto a manifestare imposto dalla Giunta elettorale dalla mezzanotte appena trascorsa. Oggi sentivo qualche intervista fatta ai giovani spagnoli in piazza e la motivazione di fondo che davano della loro presenza lì era la questione della rappresentanza politica che non rappresenta il popolo, che non si occupa dei problemi del popolo, che non interviene sui suoi bisogni reali. La voce di quella piazza è una voce che chiede democrazia, una sovranità popolare che non c'è. Così come in Italia, dove la sovranità del popolo non è: la nostra legge elettorale fa sì che le rappresentanze parlamentari non sono scelte da noi, dal popolo sovrano, ma dai partiti.
Gli "indignatos" sono giovani. Di "chi" sono questi giovani? di destra? di sinistra? del grillo che già  è piombato loro sopra?..
Non ha importanza, sono "oltre". E' un altro il dato che ci interessa: la sorpresa del voto a Milano, al primo turno, sono stati proprio i giovani: il 45% ha votato per Pisapia.
Se i giovani si sono svegliati, c'è speranza.

Il mondo sembrava anestetizzato, ma non è così.
Su la testa!


...Mai perdere la capacità di INDIGNARSI.
Comunque noi, siamo sempre "avanti".

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck