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sabato 26 novembre 2011

da IL FATTO QUOTIDIANO di oggi

Nasce Ecologisti e Reti civiche
Il nuovo partito politico ambientalista 

Nato dall'unione di Abbiamo un sogno, Verdi, Costituente ecologista e Sindaci della buona amministrazione, il movimento punta alle prossime elezioni politiche e prende spunto dalla formazione lanciata in Francia da Daniel Cohn-Bendit 

Ecologista e legato alla società civile. Un nuovo soggetto politico vede la luce questo week end, con l’assemblea costituente al teatro Vittoria di Roma. Nel nome, Ecologisti e Reti civiche, sono racchiusi più concetti chiave: rispetto dell’ambiente, partecipazione dal basso, pacifismo, solidarietà, movimentismo, legalità. Un partito con un’ottica ribaltata rispetto ai partiti tradizionali, dove la condivisione dei contenuti venga prima di una leadership forte.

“E’ quello che ci ha caratterizzato fin dall’inizio, attraverso la convention dello scorso maggio“, spiega Michele Dotti, uno dei quattro coordinatori nazionali e tra gli ideatori dell’appello ‘Abbiamo un sogno’, che in un anno e mezzo ha raccolto 5mila adesioni online. La sua è una delle anime che, insieme a Verdi, Costituente ecologista e Sindaci della buona amministrazione hanno avviato il progetto di una nuova rete federata. Basata su un processo partecipativo, come hanno dimostrato una Carta degli intenti scritta a molte mani e un simbolo scelto con le primarie.

La nuova formazione politica ha tutte le intenzioni di presentarsi alle prossime elezioni. E con ambizioni di governo. “Quello che stiamo realizzando non è la rifondazione dei Verdi ma la nascita di una nuova forza ecologista, civica e verde che sarà collegata alla dimensione dei Verdi europei – spiega Angelo Bonelli, presidente del sole che ride -. Con questo processo federativo vogliamo dare vita a una sorta di Europe Ecologie, la formazione lanciata in Francia da Daniel Cohn-Bendit e che ha raccolto il 16% dei consensi”.

Alla costruzione dei contenuti programmatici hanno contribuito e continueranno a contribuire i seminari tematici. Mentre il legame con le realtà territoriali sarà garantito da circoli e agorà. Un nome non casuale, spiega Dotti, “perché dentro c’è il recupero del concetto di piazza e partecipazione”. Aggiunge Domenico Fingiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano (Milano) e rappresentante dei Sindaci della buona amministrazione: “I movimenti che contestano la Tav o il ponte sullo Stretto, nella loro esperienza locale, interpretano una politica alta e altra. Il nuovo soggetto politico sarà un’opportunità per tante persone che nei territori hanno dimostrato una grande voglia di politica. Perché quella attuale ha abdicato al suo ruolo”.

Forte il contributo dell’associazionismo ambientalista. Secondo Giuliano Tallone, ex presidente Lipu ed espressione di Costituente ecologista, “uno degli obiettivi sarà mettere al centro del dibattito pubblico temi come una gestione oculata del territorio e la salvaguardia di parchi e biodiversità. Per un progetto di società dell’immediato futuro che sia diversa da quella attuale”. Ecologisti e Reti civiche cercherà di fare comunicare più anime, che proprio a causa della loro frammentazione, non sono finora riuscite a esprimere appieno il loro potenziale a livello nazionale. “Con una sintesi daremo vita a una realtà plurale”, spiega Dotti. Che tra i primi provvedimenti che vorrebbe vedere realizzati elenca riqualificazione energetica, raccolta differenziata porta a porta, taglio alle spese per nuovi armamenti, prevenzione del dissesto idrogeologico e stop alle opere inutili: “Con una tale redistribuzione degli investimenti – dice – si creerebbero centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro”.

Considerati i temi messi al centro del progetto e il carattere movimentista della nuova formazione, resta da vedere quale sarà il rapporto con il Movimento 5 stelle, a cui nei mesi scorsi Bonelli ha già teso la mano. Secondo Fingiguerra, “la piattaforma politica di Ecologisti e Reti civiche è sovrapponibile al 90% con quella dei Cinque stelle. Non ci mettiamo in competizione con loro. Anzi auspichiamo confronto e collaborazione”. Alla due giorni romana prendono parte, tra gli altri, Claudia Bettiol, promotrice del Manifesto dei Beni comuni europei, il prete anticamorra don Aniello Manganiello, la scrittrice Dacia Maraini, il geologo Mario Tozzi, il meteorologo Luca Mercalli, la leader dei Verdi europei Daniel Cohn-Bendit, il presidente di Wwf Italia Stefano Leoni e Stefania Borgo, segretario nazionale dei Medici per l’Ambiente.

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck