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martedì 26 ottobre 2010

Costituente ecologista, ecco perchè è una buona idea

di Massimo Scalia

Che cosa pretendere da un paese che non ha avuto la rivoluzione borghese e “in compenso” ha avuto la Controriforma? Con questo richiamo gobettiano si poteva rispondere in prima battuta a tutti quelli che per anni hanno osservato, con malevola soddisfazione, la miseria del tentativo di dare peso politico in Italia alle ragioni della riconversione ecologica dell’economia, della società e della politica. In una parola, della sostenibilità. L’assenza di una vera “ruling class” - il capitalismo straccione di cui hanno parlato tanti commentatori - e il frantumarsi della morale, privata e pubblica, in una casistica controllata dai confessori sono due macigni che pesano su ogni tentativo di veicolare e far diventare consapevolezza attiva i comportamenti responsabili, da cittadini, innanzi tutto. LEGGI TUTTO

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"Tutte le promesse di benessere e tutte le sicurezze date in epoca moderna dalle istituzioni statali nazionali, dai politici e dagli esperti di scienze e tecniche, sono state distrutte. E non c'è più in giro un'istanza che tolga all'uomo le sue nuove paure. Ecco allora che la crisi ecologica ci fa intravedere qualcosa come un senso all'orizzonte, persino la necessità di una politica globale ed ecologica nel nostro agire quotidiano". U. Beck